Ci sono molte opere di Pier Paolo Pasolini che hanno un diretto rapporto con il Friuli perché sono state scritte, pubblicate o stampate in Friuli, perché sono in lingua friulana, oppure perché citano luoghi, donne, uomini del Friuli. Molti autori in tutto il mondo hanno indagato queste relazioni scrivendone in monografie, articoli, saggi e recensioni. Non sempre però è facile individuare questi materiali e dare riposta alle domande di chi vuole comprendere meglio il forte legame esistente tra Pasolini e il Friuli, il friulano e i friulani.
La Bibliografia friulana di Pasolini è il titolo del progetto, condiviso dal Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia e dalla Società Filologica Friulana, che ha permesso la realizzazione di un portale on line attraverso il quale è possibile interrogare un data base in continuo aggiornamento che contiene approfondite schede bibliografiche, arricchite dalle relazioni indispensabili per identificare precisamente le fonti. È possibile ad esempio sapere quando e dove Pier Paolo Pasolini ha utilizzato gli pseudonimi Pieri Fumul o San Pieri, oppure quali sono state le prime recensioni di Poesie a Casarsa, dove sono state pubblicate per la prima volta e quali sono le edizioni successive, quante copie sono state stampate e se ci sono copie con dediche autografe dell’autore conservate in qualche biblioteca.
Il portale, consultabile all'indirizzo www.pasolinibibliografiafriulana.it, è stato presentato il 14 luglio 2022, nell'anno del centenario della nascita di Pasolini ed in una data emblematica: proprio il 14 luglio 1942, infatti, l’Anonima Arti Grafiche di Bologna finiva di stampare per la Libreria Antiquaria di Mario Landi la raccolta di Poesie a Casarsa: a ottant’anni da quella data e nell’anno in cui ricorre il centenario della nascita del grande intellettuale, il Centro Studi e la Società Filologica hanno inteso celebrare questo doppio anniversario con la presentazione di questo innovativo strumento.