«In Friuli, e anche fuori, il nome di Gjelindo Titiliti rievoca subito la caratteristica figura del personaggio che, vestito da contadino friulano di un tempo "cun tant di cjapielat sul cjâf, mostacions pustiçs e borse di scartòs in man", faceva ridere e sorridere, e divertiva la gente nelle feste, nelle sagre paesane del Friuli e in tanti Fogolârs nel mondo» (Eddy Bortolussi, «Sot la Nape» n. 3-4, 2001, p. 19).
Dietro la maschera di Gjelindo Titiliti si nascondeva Luigi Mestroni, che la Società Filologica Friulana ricorda come socio, "mestri" dei corsi di friulano e autore di fine poesia satirica in marilenghe.
Socio della Filologica dal 1990, è stato apprezzato insegnante di lingua e cultura friulana nei comuni di Gemona, Osoppo e Trasaghis.
Ha scritto spesso e con rubriche fisse sullo «Strolic Furlan» ed è pubblicato anche sullo «Strolic dai Strolics», uscito per il Centenario della Società: vi proponiamo "Viaggio premio", dallo «Strolic furlan» per l'anno 2003.