Attività

Carlo Conti - medico e musicista udinese

Palazzo Mantica - Udine, sabato 18 marzo 2006, ore 16

Carlo Conti

 medico e musicista udinese nel 50° anniversario della morte

 

Indirizzi di saluto

Interventi

  • Aurelia Conti, Mio padre
  • Aldo Rinaldi, Carlo Conti medico
  • David Giovanni Leonardi, Carlo Conti e l’ambiente musicale udinese
  • Franco Colussi, Attività corale in Friuli tra le due guerre
  • Gabriele Zanello, La produzione poetica in friulano e la musica corale nella prima metà del Novecento
  • Maria Cristina Cescutti, I poeti di Carlo Conti
  • Roberto Frisano, Carlo Conti collaboratore della Società Filologica Friulana 


 

Nostalgia

Valzer delle rose

David Giovanni Leonardi, pianoforte

 

Tramonto - versi di Carlo Renzi

Rondini e amici - versi di B. Menzini

I doi pôi - versi di V. Cadel

Carol Hoefken, soprano

Antonio Piani, pianoforte

 

Oplalelile - versi di E. Carletti

Un rai di lune - versi di G. Michelutti

La morose - versi di E. Carletti

 

Coro di voci virili diretto da Davide Pitis


CARLO CONTI (1881 - 1956)

 

Nato nel 1881 da una famiglia della borghesia cittadina di antiche origini toscane, Conti ricevette già da bambino una prima istruzione musicale. Conclusi gli studi liceali si iscrisse al corso di laurea in Chimica presso l’Università di Pavia e, data la vicinanza con il capoluogo lombardo, seguì, anche se per un solo anno scolastico (1906-1907), un corso di composizione al Conservatorio di Milano. Dopo la laurea, frequentò un corso di abilitazione in farmacia, e grazie a questo titolo lavorò poi per anni come farmacista dell’ospedale di Udine. Durante questo periodo intraprese nuovi studi universitari presso l’Università di Bologna, ottenendo in fine una seconda laurea in medicina con specializzazione in tisiatria. Dopo la grande guerra, svolse l’attività professionale in città: fu dapprima medico presso il dispensario antitubercolare e poi libero professionista fino all’anno della morte, il 1956. Non abbandonò mai la musica e continuò a comporre pagine di breve respiro, ma di felice ispirazione. La sua attività creativa fu di carattere essenzialmente intimo, dettata com’era dalla necessità espressiva interiore e dal piacere del “puro diletto” inteso nel senso più alto del termine. La sua produzione si può suddividere principalmente in tre generi: la musica per pianoforte, le liriche e le canzoni per voce e pianoforte su testi in italiano, in friulano e in dialetto triestino e veneziano, e una nutrita serie di brani corali su testi in friulano, tipici esempi di quel filone allora assai frequentato che era la cosiddetta “villotta d’autore”. Proprio questi brani corali furono i suoi lavori più noti e ed eseguiti: diversi furono stampati sulle pagine dei periodici della Società Filologica Friulana ed entrarono a far parte dei repertori dei cori locali. Furono, inoltre, il chiaro riflesso di quell’attivismo culturale costituitosi in particolare intorno alla Società Filologica, che ebbe, oltre ai protagonisti come Ercole Carletti e molti altri, anche figure di riferimento come Conti stesso.

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