Il 6 giugno 1350 veniva ucciso, presso San Giorgio della Richinvelda, il patriarca Bertrando, uno dei più conosciuti, e amati, tra coloro che ressero le sorti del Patriarcato di Aquileia, che fu chiamato a guidare nel 1334 dopo aver ricoperto vari incarichi presso la Curia avignonese (era originario di Saint Geniès nel Quercy, in Francia).
Arrivò in Friuli in età già avanzata ma con un preciso piano di riforme istituzionali ed ecclesiastiche da compiere. Dimostrò grandi abilità amministrative, diplomatiche e militari, ma fu anche fautore delle arti e della cultura e si distinse per la carità verso i poveri. Rivendicò i diritti della Chiesa aquileiese, attirandosi l'ostilità di nobili locali, che congiurarono contro di lui fino a tendergli l'agguato mortale. Fu beatificato nel 1760 da papa Clemente XIII.
Fu fin da subito oggetto di grande devozione popolare; gli udinesi ne accolsero con grandi onori le spoglie, che furono collocate in duomo dove si trovano ancora oggi, traslate in una delle cappelle laterali.
Le riviste friulane ci invitano a scoprire, attraverso numerosi contributi da poter leggere e scaricare liberamente, la figura di questo grande patriarca e delle vicende legate alla sua morte.
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