Ricorre il 9 ottobre il 61° anniversario della tragedia del Vajont, che negli anni è stata tristemente ricordata non solo per le vittime ed il dolore che ha causato ma anche, purtroppo, per le polemiche, le ingiustizie ed i troppi silenzi. Vuoti che non possono essere colmati, ma che devono essere conosciuti ed attraversati dalle nuove generazioni, come monito e soprattutto come sensibilizzazione alla prevenzione dei disastri ambientali.
Con questo intento la Società Filologica Friulana e l’associazione musicale Gottardo Tomat di Spilimbergo, grazie al finanziamento della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, hanno realizzato un progetto per proporre delle chiavi di lettura nuove e inedite in un’ottica pluridisciplinare.
Nell'ambito del progetto è stato realizzato Il mio canto è memoria, un documentario di
Maurizio Callegaro nato da un’idea di Giuseppina Casarin.
Attraverso il canto la memoria ha preso voce, ha costruito legami e
riabitato spazi del paesino di Casso. Il documentario testimonia momenti
di integrazione della comunità tra passato, presente e futuro, dove in
particolare le donne, da sempre, anche dopo il disastro del Vajont, si
trovano a cantare tra le vie e le case, dando senso al silenzio.
Il
filmato verrà trasmesso in anteprima su Rai 3 bis (canale 810) in
occasione della ricorrenza, mercoledì 9 ottobre, alle ore 21.20.
Nelle scorse settimane inoltre presso le scuole secondarie della Regione, sono state consegnate 12.000 copie del fumetto bilingue di Paolo Cossi Ti conti il Vaiont | Ti racconto il Vajont, pubblicato dalla Società Filologica Friulana, con codice QR per poter visionare il relativo corto di animazione nelle versioni italiana e friulana, con le voci degli attori Caterina Di Fant e Paolo Nicli.
Entrambi i prodotti vengono presentati presso le scuole attraverso specifici eventi a cura del Docuscuele – Centro regionale di documentazione ricerca e sperimentazione didattica, dove alle proiezioni si alternano le testimonianze di chi ha vissuto quei tragici momenti.