In un clima ispirato all’amicizia e alla fattiva collaborazione si è svolto a Capodistria, lo scorso 2 febbraio, l’incontro tra l’Unione Italiana, l’organizzazione rappresentativa unitaria degli italiani di Slovenia e di Croazia, rappresentata dal presidente Maurizio Tremul, e la Società Filologica Friulana, con il presidente Federico Vicario e il direttore Feliciano Medeot.
L’incontro, che si è tenuto nei rinnovati spazi di Palazzo Gravisi, è stato occasione di un utile confronto sulle collaborazioni in essere e sullo sviluppo di future progettualità tra le due istituzioni. Unione Italiana e Società Filologica Friulana stanno attualmente collaborando nell’ambito del progetto Interreg Italia-Slovenia Primis Plus. Storie di multiculturalità: viaggio sensoriale attraverso il prisma delle minoranze con diverse attività per lo sviluppo di un turismo sostenibile, sia dal punto di vista sociale, che culturale e ambientale, uno sviluppo che metta al centro le comunità linguistiche dell’Alto Adriatico. Entrambe le istituzioni, per altro, aderiscono all’Unione Federale delle Nazionalità Europee (FUEN), l'organizzazione internazionale che raccoglie le minoranze linguistiche e nazionali del vecchio continente, promuovendone istanze ideali e concrete azioni di promozione e valorizzazione culturale.
Nel corso dell’incontro sono state affrontate diverse tematiche di comune interesse: dall’organizzazione di manifestazioni congiunte alla predisposizione di programmi e attività, tanto di interesse culturale, quanto di tutela dei diritti linguistici. Così il presidente della Società Filologica, Federico Vicario: «La condivisione di importanti momenti della storia, recente e meno recente, ma anche le sensibilità e le aspirazioni, fanno della comunità friulana e della comunità istriana due comunità sorelle: ogni passo nella direzione di un rafforzamento dei nostri rapporti, nel segno della migliore conoscenza reciproca, è senza dubbio nella giusta direzione».
Il presidente dell’Unione Italiana ha salutato molto positivamente la collaborazione in essere con la Società Filologica Friulana. «Una collaborazione che sta aprendo anche nuove prospettive di sviluppo non solo per le due Comunità, ma anche per tutto il territorio». In conclusione, il presidente Tremul ha rimarcato l’importanza di avere a disposizione delle strutture competenti nell’euro progettazione, grazie alle quali si possono cogliere al meglio le nuove opportunità di tutela e sviluppo delle identità storiche del territorio nel più ampio contesto di collaborazione europea.
Nella foto, il tavolo di lavoro in Palazzo Gravisi a Capodistria. A sinistra, il presidente della Società Filologica Friulana Federico Vicario e il direttore Feliciano Medeot. A destra, il presidente dell'Unione Italiana Maurizio Tremul.