Che la situazione di alcune delle lingue minoritarie europee stia
cambiando rapidamente e profondamente è sotto gli occhi di tutti: mentre
diminuisce il numero delle persone che acquisiscono tali lingue grazie
all’esposizione domestica e a quella comunitaria, aumenta invece quello
dei ragazzi che le apprendono nella scuola attraverso specifici
programmi educativi o degli adulti che scelgono consapevolmente di
impararle grazie a corsi organizzati da enti e associazioni culturali.
Una situazione analoga è quella delle persone con background migratorio
che in famiglia continuano a parlare la lingua nativa e in ambito
scolastico vengono ancora individuati come “parlanti L2”.
Attraverso il seminario si intende offrire a studiosi, insegnanti in
servizio e studenti in formazione un primo approccio a un fenomeno che,
per le sue implicazioni, risulta particolarmente complesso sia
dal punto di vista sociolinguistico che da quello della linguistica educativa.
Dopo un’introduzione generale sui nuovi profili di parlanti che la
globalizzazione produce, i relatori affronteranno la questione
attraverso analisi relative ad alcune comunità di lingua minoritaria,
mostrando come l’orizzonte comunicativo attuale sia animato da nuove
forme di linguaggio e modalità di comunicazione.
Il seminario, a cura di Fabiana Fusco, SImone Pisano, Ruth
Videsott e Gabriele Zanello, è promosso dall'Università degli Studi di
Udine con la collaborazione anche del Docuscuele, Centro regionale didocumentazione, ricerca e sperimentazione didattica per la scuola friulana della Società Filologica.
Il programma di può scaricare alla voce downolad in questa pagina.