Indirizzi di saluto
Lorenzo Pelizzo - Presidente Società Filologica Friulana
Giovanni Tinebra - Capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
Roberto Antonaz - Assessore regionale cultura, sport e pace
Interventi
Giuseppe Capoccia - Direttore Ufficio CD. Studi Ricerche Legislazione Rapporti Internazionali
Il progetto Friuli e Sardegna. Tutela e valorizzazione delle minoranze storico – linguistiche
Felice Bocchino - Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria Triveneto
Sperimentazione del Progetto Friuli
Francesco Massidda - Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria Sardegna
Sperimentazione del Progetto Sardegna
Alessandra Montico - Coordinatrice del progetto per la Società Filologica Friulana
Il progetto Friuli: un esempio formativo per la tutela e la valorizzazione della lingua friulana
Gianni Pascoli - Società Filologica Friulana
Il Progetto Friuli: introduzione alla lingua e cultura friulana
Alfeo Carnelutti
La balade dal Cocco
Silvia Della Branca - Direttore Casa Circondariale Tolmezzo
Corso di mosaico per detenuti
Le fiabe di Esopo tradotte in friulano dai detenuti friulani della Casa Circondariale di Tolmezzo
Francesco Macrì- Direttore Casa Circondariale Udine
Guida per le persone detenute – Infopoint
Conclusioni
Buffet
L’Amministrazione Penitenziaria, facendo propri i principi espressi nella Legge 482/1999, ha elaborato il Progetto “Friuli”, con il preciso obiettivo di sperimentare iniziative finalizzate alla “tutela della minoranza linguistica e storica friulana”. L’obiettivo è stato quello di realizzare una serie di attività (sportelli linguistici, traduzione di norme penali - penitenziarie, stages formativi sperimentali in favore del personale penitenziario, corso di mosaico per i detenuti, ecc…) con l’intento di implementare la conoscenza e la diffusione della lingua e cultura friulana. La possibilità di estendere gli obiettivi di tutela anche in ambito penitenziario ai “cittadini friulani detenuti” oltre ad avere lo scopo di favorire il loro reinserimento nel contesto sociale e culturale di riferimento, attraverso un’azione di sensibilizzazione del territorio, ha permesso agli Operatori Penitenziari di confrontarsi con gli enti e le associazioni che operano per lo sviluppo e la promozione della lingua friulana. Questo confronto ha consentito di acquisire nuove competenze portando a una serie di riflessioni sul progetto nell’ottica di proseguire, migliorare e armonizzare gli interventi posti in essere dall’Amministrazione Penitenziaria per il raggiungimento dei propri fini istituzionali in stretta collaborazione con la realtà esterna. Proficuo, intenso e solido è stato il rapporto di cooperazione che si è sviluppato con la Società Filologica Friulana di Udine che ha curato la realizzazione delle attività legate agli stages formativi, agli sportelli linguistici e alla traduzione delle norme di riferimento. Progetti come questo strutturano la strada che l’Istituzione carceraria percorre per raggiungere una positiva applicazione dell’art. 27 della Costituzione. Questo incontro conclusivo e le modalità utilizzate per la sua realizzazione rappresentano un valido nodo di raccordo tra esterno ed interno.