Attività

Progetto "Friuli" - Tutela della minoranze in ambito penitenziario

Palazzo Mantica, Udine - 8 giugno 2006, ore 10.00

Indirizzi di saluto

Lorenzo Pelizzo - Presidente Società Filologica Friulana

Giovanni Tinebra - Capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria

Roberto Antonaz - Assessore regionale cultura, sport e pace

 

Interventi

Giuseppe Capoccia - Direttore Ufficio CD. Studi Ricerche Legislazione Rapporti Internazionali

Il progetto Friuli e Sardegna. Tutela e valorizzazione delle minoranze storico – linguistiche

 

Felice Bocchino - Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria Triveneto

Sperimentazione del Progetto Friuli

 

Francesco Massidda - Provveditore Regionale Amministrazione Penitenziaria Sardegna

Sperimentazione del Progetto Sardegna

 

Alessandra Montico - Coordinatrice del progetto per la Società Filologica Friulana

Il progetto Friuli: un esempio formativo per la tutela e la valorizzazione della lingua friulana

 

Gianni Pascoli - Società Filologica Friulana

Il Progetto Friuli: introduzione alla lingua e cultura friulana

 

Alfeo Carnelutti

La balade dal Cocco

 

Silvia Della Branca - Direttore Casa Circondariale Tolmezzo

Corso di mosaico per detenuti

Le fiabe di Esopo tradotte in friulano dai detenuti friulani della Casa Circondariale di Tolmezzo

 

Francesco Macrì- Direttore Casa Circondariale Udine

Guida per le persone detenute – Infopoint

 

Conclusioni

Buffet


L’Amministrazione Penitenziaria, facendo propri i principi espressi nella Legge 482/1999, ha elaborato il Progetto “Friuli”, con il preciso obiettivo di sperimentare iniziative finalizzate alla “tutela della minoranza linguistica e storica friulana”. L’obiettivo è stato quello di realizzare una serie di attività (sportelli linguistici, traduzione di norme penali - penitenziarie, stages formativi sperimentali in favore del personale penitenziario, corso di mosaico per i detenuti, ecc…) con l’intento di implementare la conoscenza e la diffusione della lingua e cultura friulana. La possibilità di estendere gli obiettivi di tutela anche in ambito penitenziario ai “cittadini friulani detenuti” oltre ad avere lo scopo di favorire il loro reinserimento nel contesto sociale e culturale di riferimento, attraverso un’azione di sensibilizzazione del territorio, ha permesso agli Operatori Penitenziari di confrontarsi con gli enti e le associazioni che operano per lo sviluppo e la promozione della lingua friulana. Questo confronto ha consentito di acquisire nuove competenze portando a una serie di riflessioni sul progetto nell’ottica di proseguire, migliorare e armonizzare gli interventi posti in essere dall’Amministrazione Penitenziaria per il raggiungimento dei propri fini istituzionali in stretta collaborazione con la realtà esterna. Proficuo, intenso e solido è stato il rapporto di cooperazione che si è sviluppato con la Società Filologica Friulana di Udine che ha curato la realizzazione delle attività legate agli stages formativi, agli sportelli linguistici e alla traduzione delle norme di riferimento. Progetti come questo strutturano la strada che l’Istituzione carceraria percorre per raggiungere una positiva applicazione dell’art. 27 della Costituzione. Questo incontro conclusivo e le modalità utilizzate per la sua realizzazione rappresentano un valido nodo di raccordo tra esterno ed interno.

Iscriviti alla Newsletter

Sarai informato sugli eventi. Riceverai le notizie della Società Filologica Friulana. Potrai prenotare le nostre pubblicazioni.
Iscriviti