Une persone gentîl cun ducj, simpri gjenerose cui studiôs de civiltât furlane, gjeniâl tal viodi leams fra diviarsis culturis, amie di Pasolini e di tancj atrîs omps di culture par di cà e par di là des Alps.
Questo il ricordo di Andreina Ciceri in «Sot la Nape», la rivista della Filologica che per molti anni ha fruito della sua collaborazione, sempre attenta e precisa, per tanti articoli e recensioni, e anche della sua direzione.
Figlia della scrittrice Maria Forte e di Prosdocimo Nicoloso, nacque a Buia l'11 dicembre 1920.
Laureata in lettere a Padova, ha insegnato alle medie e alle superiori a Udine.
Ha vissuto a Tricesimo assieme al marito Luigi Ciceri, in una casa dove insieme composero una collezione molto significativa di opere d'arte, manoscritti, libri e materiale etnografico: i risultati di una vita di lavoro e di ricerche sulle tradizioni popolari, l'etnografia, la letteratura, l'arte e di tanti studi condotti sempre in seno alla Filologica (fu proprio lei a ideare la collana di "Racconti popolari friulani").
Scomparve il 24 maggio 2000 a Udine.
Testo di Gabriele Zanello, ritratto di Vera De Tina
da La nestre int, Società Filologica Friulana 2019