Percorso bibliografico

SAN MARTINO IN FRIULI

«La coincidenza della sua festa annuale (11 novembre) con l'effettiva chiusura dell'anno agricolo ha creato l'uso di fissare in quel giorno la scadenza dei contratti di locazione dei fondi rustici; e la tecnica enologica tradizionale, che considera compiuta in tale data la fermentazione alcoolica dei mosti, ha introdotti il costume di spillare in quel giorno il primo vino dell'annata.
Nei molti paesi che prendono il loro nome da quel santo, o dov'egli è venerato come titolare della parrocchia o di qualche altra chiesa, si celebra ancora la sagra annuale secondo i riti e le tradizioni solite per le feste dei santi titolari; e in qualche luogo (Friuli orientale) vive ancora l'usanza di apprestare, in quel giorno, per il pranzo, oltre al vino nuovo l'oca (o l'anitra) con la polenta di grano saraceno, nonché le castagne arrostite o bollite
».

Così scriveva nel 1960 Giuseppe Marchetti, ad introduzione del suo saggio sulla rivista «Sot la Nape». E assieme al suo contributo possiamo scoprirne altri, in libera consultazione, scaricabili in formato pdf. 

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Nella fotografia particolare di affresco nella chiesa di San Martino ad Artegna.
Il sito www.rivistefriulane.it mette a disposizione migliaia di articoli di storia e cultura friulana, tratti dalle seguenti testate: «Ce fastu?», «Sot la Nape», «Memorie Storiche Forogiuliesi», «Atti dell’Accademia Udinese di Scienze Lettere ed Arti», «Atti dell’Accademia San Marco di Pordenone», «La Panarie». 

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